adius utopia

ideazione ivan fantini
coreografia paola bianchi
installazioni ivan fantini
in scena paola bianchi
primo video: riprese serena saltarelli, elaborazione e montaggio paola bianchi
secondo video: paola bianchi
produzione adius, agar
in collaborazione con blusuolo III
anno di produzione 2002 | ripresa 2012






















... e noi che siamo esseri liberi, un ciclo siamo macellati, un ciclo siamo macellai.
G. L. Ferretti

adius utòpia è stato ideato e creato nel 2002.
nasceva dall'esigenza di scandagliare un presente che non si poteva modificare, denunciare un passato che non si poteva più correggere e nel timore di un'idea di futuro che avrebbe sommato gli errori.
dieci anni dopo possiamo purtroppo dire di non esserci sbagliati poichè la somma di quegli errori caratterizza il nostro presente e l'attualità di adius utòpia.

adius utòpia è esposizione dell’intervento volta ad affermare la veridicità dell’atto reso fruibile e/o negabile all’individuo, è estetica dell’irruzione che scardina la consuetudine quotidiana per mezzo del    reale, è contaminazione delle discipline spinta ad allargare gli orizzonti del pensare-creare l’atto artistico e l’individuo quale artista, è il quinto quarto in scena senza finti moralismi quale riscatto di tradizione e creatività a dispetto dello spreco, incarnato a valenza di status symbol e perpetuato dalla nuova economia. Tersicore e Gasterea ad elargire creazioni, impossibili da ripetersi e perdute per sempre.
Il quinto quarto che origina adius utòpia comprende testa, coda, piedini e tutte le interiora del maiale, somma di proteine spesso ignorate, condannate, rifiutate in nome dell’assurdo pregiudizio detto schifo. 
adius utòpia esalta e valorizza ciò che resta di un animale di razza suina macellata, una volta tolti i quattro quarti. Il quinto quarto detto taglio di bassa macelleria, più economico, in grado di soddisfare le necessità alimentari di chiunque, diventa per la società ad economia avanzata prodotto secondario, favorendo così l’incremento economico dei tagli di prima scelta.
adius utòpia non favorisce i sottoprodotti alimentari, l’arricchimento di inscatolatori di cibi per cani e gatti, il consumismo, le deviate abitudini alimentari. Esalta invece la tradizione laddove questa genera    creatività. Intuizioni antiche, memoria, valori culturali.
Lo scenario del quinto quarto in adius utòpia si intreccia con il macello umano inteso come spazio asettico, antisettico, claustrofobico, laddove l’umano quotidianamente stenta nel vivere.